Parco Nazionale dell'Asinara

Area Marina Protetta "Isola dell'Asinara"
  • Seguici su:

Osservatorio del Mare del Parco Nazionale dell'Asinara e Area Marina Protetta presso Cala Reale

Centro Recupero Animali Marini e l'Osservatorio

 

L’Osservatorio del Mare è entrato in funzione nel luglio 2012 dopo le opere di restauro e risanamento dell’intero edificio e con la distribuzione funzionale degli spazi per la nuova destinazione d’uso dell’Ex casa dei fanalisti, oltre che al recupero delle aree circostanti e all’esecuzione di alcune opere a mare. La struttura, costruita nel primo decennio del 1900 con destinazione di “alloggio dei fanalisti” alle dipendenze del Ministero della Marina, situato a circa 600 metri da Cala della Reale in direzione Fornelli, è stato destinato ad “Osservatorio” per consentire ai visitatori dell’Area Marina Protetta e del Parco Nazionale dell’Asinara, di potersi avvicinare al mondo marino con la realizzazione di una struttura, facente parte della Rete per l’Educazione Ambientale dell’Asinara, all’interno del quale è ospitato, il Centro Recupero Animali Marini del Parco Nazionale dell'Asinara e AMP "Isola dell'Asinara".

Inoltre tra i diversi obiettivi che l’Osservatorio del Mare vi sono quelli della gestione e valorizzazione dell’ambiente marino, diffusione delle conoscenze e formazione professionale nel settore della pesca marittima, oltre che promozione di attività didattica e ricerca sul mare.

 

L’edificio è strutturato su tre livelli:

Centro Recupero Animali Marini. La struttura è collocata al pian terreno dell’edificio.  Il Centro dell’Asinara, fu avviato per la prima volta nel 2004, ed era localizzato nella zona meridionale dell’isola, nella struttura denominata “ex corpo di guardia” in località Fornelli, nei pressi del molo omonimo.  . Il progetto è reso possibile grazie al programma Life Natura della Commissione Europea e vede la partecipazione di ben 30 partner, guidati dal CTS Ambiente, con l'intento preciso di portare avanti una grande iniziativa nazionale per la conservazione della tartaruga marina Caretta caretta, la più comune tartaruga del Mediterraneo. Il Progetto era denominato Tartanet,  una grande rete, tesa da molte mani, per salvare le tartarughe marine.

Il Centro oltre al recupero e cura degli esemplari catturati accidentalmente, si occupa anche nel monitoraggio dei siti di nidificazione e nel monitoraggio e studio di altre specie, tra cui piccoli cetacei e squali.

Il Centro, si avvale di uno staff operativo costituito da un responsabile, un veterinario a cui è affidata la Direzione Sanitaria, ed un operatore tecnico, che hanno seguito specifici corsi di formazione. E’ inoltre coinvolta nella gestione del centro la struttura tecnica dell’Area Marina Protetta “Isola dell’Asinara”.

Il Centro Recupero è dotato di una sala veterinaria (completa di camera operatoria, apparecchio radiologico e camera oscura e tutte le attrezzature specialistiche di laboratorio); due sale fornite di vasche modulari per la degenza degli animali feriti o bisognosi di cure, una di queste non è accessibile ai visitatori, per permettere agli animali sofferenti di non subire ulteriori stress. Tutte le vasche sono dotate di un impianto di filtraggio e depurazione dell’acqua di mare.

Nella maggior parte dei casi, le tartarughe ricoverate sono gravemente ferite a causa dell'impatto con strumenti di pesca o imbarcazioni, oppure debilitate e denutrite a causa di fattori ambientali sfavorevoli. Si è rende necessario riabilitare l’animale prima di poterle rimettere in natura in aree idonee alla loro sopravvivenza, e ciò a volte comporta delle degenze in vasca di parecchi mesi. Da ciò è nata l’esigenza di individuare uno specchio di mare che potesse servire come zona per una riabilitazione degli individui di Caretta caretta all’ambiente marino dopo la degenza in vasca. Lo specchio di mare individuato a tale scopo è quello antistante la struttura presso l’omonimo moletto ed ha una superficie di 485 mq. e dista circa 100 metri dai locali adibiti. Tale specchio di mare è ribattezzato “Baia delle Tartarughe”.

L’Osservatorio fa parte della Rete per il Recupero e la Cura della Fauna Marina in difficoltà. Il progetto è nato grazie alla collaborazione del Servizio Tutela della Natura dell’Assessorato Difesa Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna che insieme alle Aree Marine Protette della Sardegna e i due Parchi Nazionali.

 

 

Attività di sensibilizzazione e didattica

Tra le attività più importanti del Centro, rientrano quelle riguardanti la divulgazione, l’educazione ambientale e la sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica e degli organi della sorveglianza a mare, come Capitanerie di Porto e Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale della Sardegna, al fine di far conoscere le attività del Centro Recupero Tartarughe marine dell’Asinara e della Rete regionale recupero fauna marina.

 

 

COME VISITARE IL CENTRO

Per avere informazioni sul Centro Recupero Animali Marini:

Associazione CRAMA  (+39) 340.81 61 772 
associazionecrama@gmail.com 

 

Laboratorio dell'Osservatorio. Al primo piano dell'edificio sono invece ospitati i laboratori biologici e didattici con la possibilità di svolgere attività con circa 25 persone per volta. Queste sono uttilizzate per le attività di Educazione Ambientale che l'Ente Parco porta avanti da anni: Il LABORATORIO DELLA CONOSCENZA.

Il terzo piano è il terrazzo, raggiungibile dall'interno dell'edificio. Da qui è possibile godere di un ottimo panorama sulla "baia delle Tartarughe"

 

Vuoi effettuare un Tirocinio formativo presso L'Osservatorio del Mare?

Contatta gli Uffici dell'Ente Parco parco@asinara.org

Ente Parco Nazionale dell'Asinara 079 50 33 88

 

[Parco Nazionale dell'Asinara logo]
[Parco Nazionale dell'Asinara logo]
[Parco Nazionale dell'Asinara logo]
[Parco Nazionale dell'Asinara logo]
[Parco Nazionale dell'Asinara logo]
[Parco Nazionale dell'Asinara logo]
[Parco Nazionale dell'Asinara logo]