Inizio: 06.2019 Fine: 31.12.2021
Budget: € 1.066.262,00 (€ 150.000,00 cofinanziamento Parco - Finanziamento UE € 916.262.12)
Obiettivo del progetto è l'eradicazione degli ibridi di cinghiale e delle capre e il controllo delle popolazioni equina e felina, con il risultato atteso di migliorare lo stato di conservazione di habitat e specie.
L’Asinara presenta attualmente una scarsa coerenza tra vegetazione reale e potenziale a fronte di una alta diversità floristica e fitocenotica. La bassa naturalità è dovuta all’uso che si è fatto dell’isola nei secoli, ma soprattutto alla cessazione della pastorizia controllata avutasi tra la dismissione del carcere e l’attivazione del Parco. Quest'ultima ha infatti provocato la proliferazione soprattutto di ibridi di suino x cinghiale e di capre, ma anche di cavalli. All'azione diretta che questi animali esercitano sulla vegetazione col pascolamento, si devono aggiungere quelle indirette: calpestio, nitrificazione del suolo a vantaggio di specie nitrofile ubiquiste e a discapito di entità specializzate mediterranee o endemiche, rimozione e perdita di suolo, danno agli apparati radicali. Gli ibridi di cinghiale costituiscono inoltre un fattore limitante anche per tutte le specie faunistiche che vivono o si riproducono sul terreno, quali ad esempio Pernice sarda, Gabbiano corso, Marangone dal ciuffo e Testudo hermanni, di cui predano uova e piccoli. Pertanto nessuna gestione di habitat e specie è possibile senza eliminare questo fattore di pressione.
Sull'isola è presente anche una consistente popolazione di gatti inselvatichiti che svolge un ruolo di predazione della piccola fauna estraneo all'equilibrio ecologico.
L’azione su ibridi di cinghiale e capre rispetterà le Linee Guida prodotte dall'Ente Parco, in collaborazione con le Amministrazioni coinvolte, e approvate da ISPRA e MATTM; l'azione sui gatti verrà svolta come concordato con la ASL.
Il progetto prevede: la rimozione degli ibridi di cinghiale e delle capre mediante catture e allontanamento degli animali, soltanto quando tale azione diventasse inefficace si prevede l'abbattimento degli animali residui, la cattura e l'allontanamento dei cavalli fino a raggiungere una popolazione compatibile con le disponibilità di pascolo e la sterilizzazione dei gatti, unico metodo di controllo effettuabile a norma di legge.
Il Piano di Gestione della ZSC assegna all'intervento priorità alta per gli effetti positivi sullo stato di conservazione di habitat e specie degli Allegati delle Direttive Habitat e Uccelli, di cui alcuni prioritari.
L'Ente Parco attuerà il progetto coinvolgendo, i due tavoli tematici già istituiti per le attività di eradicazione degli ibridi di cinghiale e delle capre, a cui partecipano il CFVA, l'Ag. Forestas, l'ISPRA, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, la Provincia di Sassari, i Servizi Veterinari ASL Sassari, l'Università di Sassari, Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio.
L’Istituto Zooprofilattico effettuerà i necessari controlli sanitari sui campioni biologici degli animali abbattuti, l’ASL vigilerà sulla sanità degli animali catturati, effettuerà i necessari controlli sul benessere animale nel luogo di stabulazione.
Attività in breve: