Flora terrestre
Il territorio dell’Asinara ha subito negli ultimi anni un intenso uso delle risorse da parte dell’uomo che ha condizionato in particolare il paesaggio vegetale. Soprattutto le zone interne risultano a volte alterate e degradate per gli usi agricoli, forestali e zootecnici esercitati nel tempo.
Il primo studio esaustivo sulla flora dell’isola è quello del Bocchieri (1988) integrato e revisionato da segnalazioni più recenti che confluiscono nel Portale sulla Flora del Parco Nazionale dell’Asinara (https://dryades.units.it/asinara/index.php) e che riporta per l’isola la presenza di quasi 700 tra specie e sottospecie botaniche.
Le famiglie numericamente più rappresentate sono le Asteracee, le Fabacee e le Poacee.
Le specie endemiche
Nell’isola sono presenti diversi endemismi vegetali, ossia piante che presentano un’areale di distribuzione limitato ad un determinato territorio; il loro numero è di 30, circa il 5% della flora totale, con specie esclusive della Sardegna, comuni a Sardegna e Corsica e ad altre isole del Mediterraneo occidentale.
Tutte meritano particolare attenzione, in quanto endemiche. Due nello specifico sono tutelate dalla Direttiva comunitaria 92/43/CEE denominata “Habitat” che ha lo scopo di contribuire alla salvaguardia della biodiversità. Dalla Direttiva esse sono considerate di importanza prioritaria per la conservazione. Si tratta di:
– Centaurea horrida, il fiordaliso spinoso, endemismo esclusivo della Sardegna presente nella gariga costiera, da Punta Salippi sino alle rupi più alte di Punta dello Scorno. Forma popolamenti puri e vive su vari substrati (granito e scisti all’Asinara, calcare in altre zone) purché esistano particolari condizioni climatiche.
– Anchusa crispa ssp. crispa, la buglossa delle spiagge, endemica di Sardegna e Corsica, localizzata nella spiaggia di Cala Spalmatore.
Tra le altre endemiche meritano menzione:
– Limonium laetum, il limonio dell’Asinara, esclusivo della Sardegna, pianta rara e localizzata. Si trova negli stagni costieri meridionali di Fornelli, a Cala Reale, Campu Perdu e nella spiaggetta di Cala d’Oliva.
– Limonium acutifolium, il limonio a foglie acute, presente lungo tutta la costa litoranea dell’isola, è specie caratteristica della prima fascia di vegetazione rocciosa costiera, che soprattutto da giugno a settembre conferisce un elemento di colore alle aride coste rocciose.
Altri endemismi particolarmente interessanti dal punto di vista fitogeografico sono quelli che testimoniano la continuità territoriale del massiccio sardo-corso, come ad esempio:
– Astragalus terraccianoi, l’astragalo di Terracciano, che vive in caratteristiche formazioni a cuscino insieme a Centaurea horrida. Ha l’aspetto di un cespuglio tondeggiante con rami corti e spinosi ma di un colore verde brillante che la differenzia dalla Centaurea.
– Erodium corsicum, il geranio becco di gru della Corsica, che vive lungo tutte le coste insieme al limonio a foglie acute, dove si addentra negli anfratti rocciosi maggiormente esposti ai venti salsi.
– Filago tyrrhenica, l’evax di Gallura, piccola pianta erbacea con portamento a rosetta, una specie litoranea che vive in prati aridi con suoli sabbiosi e tende a ricoprire il terreno.
– Nananthea perpusilla, la margherita piccolissima, pianta nana fra le specie più piccole della flora italiana, cresce nelle depressioni subsalse presso gli acquitrini e gli scogli, sempre ed esclusivamente presso il mare.